Situazione economica globale

Mercati immuni alle turbolenze politiche.

Correzioni lampo e assenza di “effetto contagio”:

Un’altra dimostrazione di come le turbolenze politiche non abbiano la forza di far deragliare i trend di mercato. La settimana scorsa le vicende legate alla presidenza americana e i rapporti con la Russiahanno portato a una correzione delle Borse che è durata meno di 36 ore. Nei giorni successivi le perdite sono state interamente coperte. Di certo la situazione economica globale corrente – che non presenta particolari punti deboli – ha contribuito alla resistenza dei mercati, ma va tenuto conto di un nuovo aspetto che ha impedito la recrudescenza della correzione. Da qualche tempo si osserva una bassa correlazione fra i mercati e fra le varie attività d’investimento: azioni, obbligazioni, cambi, ecc. Questo significa che un problema che nasce in uno specifico mercato o paese tende a non propagarsi altrove nel classico “effetto contagio” e ciò, di fatto, riduce di molto la lunghezza e la profondità delle correzioni perché, senza contagio, la platea degli investitori coinvolti non è mai troppo ampia.

Due esempi:

Il caso del Btp e dei governativi periferici

• Durante la fase di aumento del rischio di fine settimana scorsa i Btp, e in generale i titoli governativi della cosiddetta “periferia”, sono saliti anziché scesi, come accadeva in analoghe situazioni qualche tempo fa.

Il caso dei mercati emergenti vs Brasile

• Lo scandalo che ha investito il primo ministro brasiliano Temer ha colpito le attività brasiliane: tassi, borsa e cambi. Ebbene, dopo un iniziale sbandamento, gli altri mercati emergenti si sono ripresi e hanno continuato la loro fase di recupero iniziata qualche mese fa, lasciando il solo Brasile alle prese con i suoi guai.

In Europa

L’economia migliore di tutte: saldo del commercio estero al massimo storico

In questo momento l’economia che va meglio di tutte è quella europea e un altro dato importante, uscito nei giorni scorsi, lo attesta. Il saldo del commercio estero – ossia la quantità di beni e servizi che l’Europa esporta nel mondo, esclusi quindi i movimenti fra i vari paesi europei (vedi grafico) – si mantiene intorno al massimo storico, a 34 miliardi di Euro. Questo significa che, su base annua, quasi 400 miliardi entrano nel nostro continente pronti per essere spesi o investiti.

L’Opec

Petrolio: prosegue il taglio alla produzione, risale velocemente il prezzo

In questi giorni l’Opec si riunisce per valutare l’opportunità di prorogare la politica di taglio alla produzione del petrolio decisa nell’autunno scorso. La probabilità di raggiungere un accordo è molto alta e, infatti, il prezzo dell’oro nero è velocemente risalito sopra i 50 dollari. Questo dopo la violenta correzione, delle scorse settimane, legata alla maggior offerta di greggio da parte delle aziende americane che utilizzano la tecnica dello “shale oil”.

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