Il crescente interesse nei confronti dell’universo che caratterizza il mondo dell’economia reale mi spinge ad approfondire un argomento che da sempre circonda la nostra quotidianità.

Di che cosa si tratta esattamente?

In questo articolo scopriremo:

  • Che cos’è l’economia reale
  • Differenza tra economia reale e finanziaria
  • La crescita degli investimenti nei mercati privati

Che cos’è l’economia reale?

L’economia reale si riferisce alla parte dell’economia che riguarda la produzione, la distribuzione e il consumo di beni e servizi tangibili. In altre parole, riguarda attività economiche concrete che si svolgono nel mondo reale con le quali entriamo in contatto quotidianamente. Comprende, a puro titolo esemplificativo, la produzione di aziende di beni fisici come automobili, apparecchi elettronici, alimenti, abbigliamento e la fornitura di servizi come trasporto, assistenza sanitaria e istruzione.

È l’economia concreta che coinvolge le persone, le aziende, le istituzioni e i governi nell’attività produttiva, nella generazione di reddito e nella creazione di occupazione. È uno spazio che impatta in modo significativo la nostra vita e il nostro futuro.

Differenze tra economia reale e finanziaria

L’aumento di interesse verso questo argomento è dato dal fatto che si contrappone al concetto di economia finanziaria, che coinvolge la compravendita di strumenti puramente finanziari. L’economia reale è spesso considerata il motore dell’economia nel suo complesso, poiché rappresenta l’attività economica reale che, concretamente, soddisfa i bisogni e le esigenze delle persone. È un indicatore importante della salute economica di una nazione, poiché la sua crescita e il suo sviluppo sono strettamente correlati alla generazione di reddito, all’occupazione e al miglioramento delle condizioni di vita.

L’economia finanziaria invece viene spesso associata allo studio delle decisioni finanziarie prese dagli individui, dalle imprese e dagli enti pubblici, nonché del funzionamento e dell’organizzazione dei mercati finanziari. Nell’immaginario collettivo si focalizza sull’allocazione ottimale delle risorse finanziarie, sui flussi di denaro, sugli investimenti, sui risparmi, sui prestiti e sul valore del denaro nel tempo. È riconducibile ai mercati finanziari quotati in cui si registrano transazioni quotidiane.

Il concetto di economia reale si sposa con quello di mercati privati. Nel mondo del risparmio gestito l’elemento innovativo è legato alla semplice consapevolezza di potere investire direttamente in economia reale, allocando risorse per acquisire o sviluppare attività o beni fisici con l’obiettivo di ottenere un ritorno finanziario nel lungo termine.

La crescita degli investimenti nei mercati privati

A differenza degli investimenti finanziari quotati, che coinvolgono transazioni di titoli, azioni o derivati finanziari, gli investimenti nei mercati privati hanno una componente tangibile e possono richiedere un impegno a lungo termine in strumenti non quotati sui principali mercati regolamentati. Essi possono essere effettuati da individui, aziende, fondi di investimento o enti governativi. Sono considerati una fonte di crescita economica poiché stimolano la produzione, l’occupazione e l’innovazione tecnologica.

Un elemento estremamente interessante da considerare è legato alla crescita degli investimenti che si registrano oggi sui mercati privati. Nel 2022 il dato è pari a 11.7 trilioni €*, una cifra impressionante che rappresenta l’impegno di entità istituzionali e privati cittadini per sostenere la crescita e l’occupazione nei rispettivi paesi.

Fonte
*McKinsey Global Market Overview: dati al 30 giugno 2022