Nobel per l'economia a Massimiliano Allegri?

Starai pensando: cosa c’entra Max Allegri col Nobel per l’economia?

C’entra, c’entra…

Qualche giorno fa leggevo l’intervista rilasciata al Times di Londra dall’ex plurivincitore allenatore di Milan e Juventus (per le signore che non si intendono di calcio, Allegri è il fidanzato di Ambra Angiolini ;-)) nella quale ha affermato che nel suo lavoro

l’80% è psicologia e il 20% è tattica”.

E mi è subito tornato alla mente Richard H. Thaler, lui sì Nobel per l’economia nel 2017, che ama ripetere che

ormai in economia le competenze tecniche influiscono per un 20% sui risultati, è la psicologia che costituisce l’80%”.

Non sarebbe pertanto la prima volta che il premio Nobel all’economia venga assegnato a psicologi o a tematiche legate più al comportamento delle persone che a calcoli matematici.

Perché gli esseri umani (Humans, come li chiama Thaler), proprio in quanto umani, non sono mai razionali al cento per cento, ma soggetti a errori e indecisioni.

Tutti noi che, in linea puramente teorica, sappiamo qual è il prodotto più conveniente da scegliere sullo scaffale del supermercato, l’offerta di lavoro più promettente, la scuola giusta per i nostri figli, nonostante questo, non sempre facciamo la scelta giusta.

E anche nelle decisioni finanziarie siamo tutt’altro che infallibili: senza entrare troppo nel dettaglio, bastano due semplici esempi:

  • Nella nostra contabilità mentale guadagni e perdite non hanno lo stesso valore. Cerchiamo sempre di evitare le perdite, che ci provocano una sofferenza molto più grande. Ciò significa anche che quando entriamo in possesso di un prodotto tendiamo a dargli un valore molto più alto.

  • Ci ripromettiamo sempre di risparmiare per la vecchiaia (o di intraprendere uno stile di vita più sano), ma poi non riusciamo quasi mai a restare fermi nei nostri propositi.

Il motivo sta nella “mancanza di autocontrollo”.

Proprio per affrontare questa mancanza di autocontrollo, Thaler ha coniato il termine nudging, quella spinta gentile che dà il titolo alla sua opera più celebre: Nudge: La spinta gentile (edito in Italia da Feltrinelli).

L’economia comportamentale dice che le persone possono avere accesso a tutte le informazioni necessarie per fare la scelta migliore in assoluto, ma spesso sbagliano.

Per questo è molto importante essere accompagnati nelle scelte di investimento: chiaramente senza subire imposizioni, se non una spinta gentile che favorisca comportamenti più virtuosi.

Torniamo all’intervista di Allegri.

Un buon allenatore non dovrebbe creare ansie ai giocatori. Se parti solo dalle tue idee, dal tuo credo, e non dai giocatori che hai davanti, fai un grande errore. Sono infatti i giocatori a decidere il gioco. L’allenatore deve essere uno psicologo. L’80% è psicologia, il 20% è tattica. Dobbiamo guardare nella testa dei giocatori, parlare con loro ogni giorno, sapere tutto, conoscere i loro problemi. I problemi di un diciottenne sono diversi da quelli di un veterano. E i giocatori devono avere fiducia nel loro allenatore. La prima qualità per un tecnico è la psicologia”.

Lo stesso vale per il tuo consulente finanziario.

Che deve comportarsi come un bravo allenatore.

Certamente deve essere un esperto di “tecnica” (di finanza e mercati), ma, ancor più importante, deve essere un esperto “psicologo”.

Ti ascolta, ti conosce in modo approfondito, conosce i tuoi desideri, i tuoi problemi e le tue necessità.

Soprattutto conosce le tue “debolezze”: e attraverso una spinta gentile fa sì che le tue scelte siano le più adeguate e corrette possibile.

E tu, hai già un valido allenatore?

Se non è così, contattami o, come un altro grandissimo allenatore, fammi un fischio