Il Decalogo del Buon Investitore. Capitolo 6: la volatilità fa parte del gioco

L’eccessiva attenzione alle fluttuazioni del mercato fa fare scelte sbagliate

La volatilità è una caratteristica presente in tutti i mercati sani ed è anche la componente che consente ai mercati finanziari di offrire rendimenti nel tempo. I mercati salgono e scendono, ma la loro tendenza di lungo periodo è storicamente crescente.

Bisogna quindi evitare di farsi prendere dal panico o dall’avidità al fine di preservare al meglio il proprio investimento e non intaccare la propria strategia di lungo periodo. L’eccessiva attenzione alle fluttuazioni quotidiane del mercato rischia di portare a vendere quando i prezzi sono già oltremodo scesi e comprare tardi, quando i prezzi sono troppo alti.

Questo il contenuto del sesto capitolo del Decalogo del buon investitore.

Puoi scaricare il sesto documento e il sesto video, “La volatilità fa parte del gioco“, oppure leggerlo e guardarlo qui sotto.

Buona lettura e buona visione!


INVESTIRE NELL'ECONOMIA REALE. IL MOMENTO È ADESSO

Investire nella ripartenza del Paese, vuol dire investire nell’economia reale.

E’ fondamentale essere al fianco delle imprese italiane e, al tempo stesso, al fianco degli investitori, grandi e piccoli, che potranno contribuire a questo sviluppo e accedere a opportunità finora riservate solo ai grandi investitori istituzionali.

“Gli investimenti privati in economia reale saranno fondamentali per il nostro Paese (…) Gli strumenti finanziari che investono in piccole e medie aziende possono diventare la strada privata da affiancare a quella pubblica per ridare liquidità al tessuto industriale (…) La necessità di legare la crescita economica, il capitale delle PMI e il risparmio delle famiglie è diventata una questione vitale che deve però necessariamente coinvolgere i soggetti giusti” (Christian Martino – Il Sole 24 Ore di sabato 18 aprile 2020)

Dal 2014 Azimut Libera Impresa è al fianco degli imprenditori con una serie di servizi dedicati alle loro aziende e ha unito le esigenze delle imprese con quelle degli investitori.

Fondi di private equity, private debt e venture capital sono solo alcuni degli strumenti che da un lato supportano gli imprenditori per far crescere la loro azienda e dall’altro offrono soluzioni alternative agli investitori.

Soprattutto in questo momento, contribuire alla ripartenza del Paese vuol dire investire nell’economia reale.

INSIEME

Registrati al webinar in programma Giovedì 23 aprile alle ore 17.

Approfondiremo in particolare 2 soluzioni diverse:


Dalla paura alla ragione. E (soprattutto) all’azione!

Tutti noi probabilmente siamo passati dai primi momenti di sottovalutazione del virus all’incredulità e alla paura. Poi piano piano abbiamo iniziato a razionalizzare quello che ci sta succedendo.

La stessa cosa hanno fatto i mercati finanziari: prima hanno sottovalutato l’impatto che poteva avere la pandemia, poi in preda al panico hanno iniziato a scendere vertiginosamente e senza alcuna valutazione di merito. Azioni, obbligazioni, anche i beni rifugio: nelle prime settimane i prezzi di ogni bene sono calati.

In seguito, grazie anche agli interventi di sostegno delle Banche centrali e dei principali Governi, i mercati finanziari (mi riferisco ovviamente agli investitori) hanno iniziato a diventare molto più razionali.

Si è iniziato a valutare concretamente le conseguenze sulle aziende e sugli Stati della sospensione di buona parte delle attività economiche e anche i prezzi hanno iniziato a risalire.

Certamente abbiamo ancora molta strada da fare per ritornare alla normalità: per quel che riguarda il virus non possiamo che affidarci agli scienziati che in tutto il mondo sono impegnati come mai prima alla ricerca di una cura davvero efficace e di un vaccino.

Riguardo ai nostri investimenti invece possiamo (e dobbiamo) essere noi stessi di impulso.

Sempre rimanendo all’interno della nostra pianificazione finanziaria, avendo ben chiari i nostri bisogni, le nostre priorità e i nostri obiettivi, possiamo lo stesso approfittare di grandi opportunità.

I peggiori cali di mercato sono stati sempre seguiti da rimbalzi importanti; vanno pertanto evitate le vendite dettate dall’emotività e anzi bisogna continuare a investire regolarmente anche quando i mercati scendono. Storicamente alle correzioni hanno sempre fatto seguito importanti fasi di risalita dei corsi azionari. Essere fuori dai mercati, quindi, ha un costo elevato in termini di rendimento complessivo.

Il Mercato Toro susseguente alla crisi finanziaria del 2008 ha visto lo S&P 500 raddoppiare il proprio valore in poco più di un anno e tornare già nel 2010 sopra ai livelli precedenti il crack Lehman Brothers. Le correzioni dei mercati vanno quindi viste come momenti vantaggiosi per investire in azioni. Con metodo e disciplina, proprio nelle fasi di mercato più turbolente, si colgono delle grandi occasioni. 

Come dicevo in un altro post, “La storia non si ripete, ma fa rima”: le cause possono essere differenti, ma quel che succede dopo…è sempre uguale: il mondo, il progresso (e i mercati finanziari) continuano a crescere.

Dicevo “metodo e disciplina”: hai investimenti che non ti convincono o liquidità disponibile sul conto corrente?

Contattami per sapere come fare!


Il Decalogo del Buon Investitore. Capitolo 5: le correzioni come opportunità

I peggiori cali di mercato sono stati sempre seguiti da rimbalzi importanti.

Le correzioni dei mercati vanno quindi viste come delle opportunità per investire. Con metodo e disciplina, proprio nelle fasi di mercato più turbolente, si colgono delle grandi opportunità.

Questo il concetto chiave del quinto capitolo del Decalogo del buon investitore.

Puoi scaricare il quinto documento e il quinto video, “Le correzioni come opportunità“, oppure leggerlo e guardarlo qui sotto.

Buona lettura e buona visione!

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Il Decalogo del Buon Investitore. Capitolo 4: metodo e disciplina

Per ottenere buoni risultati nel tempo occorrono metodo, disciplina e la capacità di non farsi coinvolgere emotivamente dagli avvenimenti che ciclicamente intervengono sui mercati finanziari.

Questo in sintesi il contenuto molto chiaro del quarto capitolo del Decalogo del buon investitore.

Puoi scaricare il quarto documento e il quarto video, “Metodo e disciplina“, oppure leggerlo e guardarlo qui sotto.

Buona lettura e buona visione!

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Le opportunità dell'economia reale

La recente crisi finanziaria ci ha più volte portato ad evidenziare le opportunità che queste situazioni -sicuramente difficili nel breve- possono portare nel medio/lungo periodo per chi avesse la disponibilità di risorse, il tempo e la visione per poter investire.

Queste riflessioni sono più ovvie e ampiamente documentabili sui mercati quotati, ma rimangono assolutamente valide anche per gli investimenti in economia reale, nei cosiddetti mercati privati.

Negli anni di crisi, anche la capacità di negoziare deal migliori da parte delle società di investimento in asset non quotati (fondi di private equity, fondi di venture capital, fondi di private debt, fondi di real estate) sono maggiori.

Proprio di questo ci parla Matteo Bruni, gestore del fondo di private equity Demos 1.

Questi i punti principali:

– nelle crisi passate i fondi di private equity hanno sempre riportato rendimenti più alti dei mercati quotati; di più, i rendimenti maggiori li hanno distribuiti proprio i fondi partiti durante una crisi;

– le operazioni che verranno concluse, lo saranno a prezzi più ragionevoli rispetto a qualche settimana fa;

– ci sarà più disponibilità da parte delle aziende a dialogare con i fondi di private equity;

– le aziende sane non crollano: di sicuro possono avere una flessione, un rallentamento, ma le aziende che già erano monitorate sono le più preparate ad affrontare questa crisi;

– anzi, avranno un grande vantaggio perché si troveranno ad affrontare un contesto con meno “attori”;

 il fondo Demos pertanto si trova nella condizione migliore per sottoscrivere, perfezionare ed eseguire nuovi investimenti.

Il fondo Demos 1 è ancora sottoscrivibile! Contattami per sapere come.


Due modi concreti per aiutare nell'emergenza COVID-19

Immagino che molti di voi, come me, avranno provato un senso di impotenza rispetto a quanto sta succedendo attorno a noi in queste settimane.

Non parlo ovviamente dei mercati finanziari; parlo dell’emergenza sanitaria e dell’incombente rallentamento economico che porterà molte aziende a chiudere.

Così come COVID-19 è maggiormente letale nei confronti degli anziani, questa crisi economica colpirà maggiormente le aziende con poca cassa e soprattutto le micro-imprese che con due o tre mesi di stop, banalmente, non riusciranno a star dietro ad affitti, costi.. e saranno costretti a chiudere.

Per chi volesse fare qualcosa, vi riporto due strade per essere concretamente di aiuto al nostro Paese in questa crisi sanitaria ed economica:

Una strada è a supporto dell’ EMERGENZA SANITARIA, l’altra a supporto degli ESERCIZI COMMERCIALI LOCALI

Oggi, per chi vuole, anche un piccolo contributo può diventare un aiuto concreto ad acquistare un macchinario sanitario oppure un investimento a supporto di piccoli ristoranti o bar della nostra bella Italia.

Di seguito i dettagli per le due iniziative:

1- ACQUISTO DI BENI ED ATTREZZATURE SANITARIE

Per chi volesse aiutare l’incredibile sforzo sanitario che il nostro Paese sta facendo (ne stiamo pian piano uscendo, ma è ragionevole attrezzarci per evitare che una seconda ondata ci faccia trovare impreparati come la prima) è possibile fare una donazione alla Fondazione Azimut.

I fondi raccolti attraverso questo conto saranno impiegati esclusivamente per l’acquisto di beni e attrezzature sanitarie. Beni e attrezzature che il Comitato di Sostenibilità di Azimut Holding sta attivamente selezionando sul mercato internazionale (anche grazie ai colleghi Azimut che lavorano in diversi continenti) e che saranno donati agli enti che ne manifesteranno necessità.

 IT87B0339512900052263029690 – Intestato a Fondazione Azimut Onlus – Causale: Donazione

Ci sono tre ragioni per donare attraverso il conto corrente intestato alla Fondazione Azimut Onlus:

1) sarete in prima linea con noi per contrastare il Coronavirus! Acquisteremo direttamente macchinari, strumenti sanitari per consegnarli agli Ospedali;

2) beneficerete di tutte le agevolazioni fiscali previste per chi dona attraverso una Onlus;

3) raddoppieremo la vostra donazione: per ciascun euro donato, il Comitato di Sostenibilità di Azimut ne metterà un altro (fino ad un massimo di 1 milione di Euro)!!!

Alcuni esempi del contributo di queste settimane:

Bologna: https://youtu.be/re8RCFSQo0M

Bergamo:

2- SUPPORTO DEGLI ESERCIZI COMMERCIALI LOCALI

Per chi avesse a cuore il proseguo dell’attività dei piccoli esercizi commerciali, Azimut ha creato “Azimut Sostieni Italia”, un supporto per piccoli esercizi locali, come ristoranti e bar, che in questo momento si trovano costretti a sospendere le attività e a non avere più disponibile la liquidità necessaria per ripartire, una volta che l’emergenza sanitaria sarà finalmente conclusa.

Questo investimento ha quindi il duplice obiettivo di essere di supporto per gli esercizi pubblici, accuratamente selezionati, ma anche di poter generare un rendimento per l’investitore nell’arco temporale di 4 anni.

Maggiori informazioni sul veicolo si possono trovare al link:

https://mamacrowd.com/project/azimut-sostieni-italia

Il video in cui ne parla Paolo Martini, AD e DG di Azimut Holding e Presidente di Azimut Libera Impresa

Guarda il video

Gli esercenti che potranno godere di questo contributo, sono quelli appartenenti alla categoria ATECO 56. Per dettagli -eventualmente- mi rendo disponibile privatamente.

Quello che noi facciamo è solo una goccia nell’oceano, ma se non lo facessimo l’oceano avrebbe una goccia in meno.

Grazie 


Il Decalogo del Buon Investitore. Capitolo 3: rischio sotto controllo

Il terzo capitolo del Decalogo del buon investitore ci spiega perché l’orizzonte temporale è la determinante fondamentale del rendimento dell’investimento.

Puoi scaricare il terzo documento e il terzo video, “Rischio sotto controllo“, oppure leggerlo e guardarlo qui sotto.

Buona lettura e buona visione!


Il Decalogo del Buon Investitore. Capitolo 2: vincere con il gioco di squadra

Il secondo capitolo del Decalogo del buon investitore ci spiega perché sono così importanti l’asset allocation e la diversificazione dei nostri investimenti.

Puoi scaricare il secondo documento e il secondo video, “Vincere con il gioco di squadra“, oppure leggerlo e guardarlo qui sotto.

Buona lettura e buona visione!